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La Fiat 126 Maluch Town

...Un ritorno al passato...

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Mentre in Italia la storia della 126 si ferma nel 1992 con la fuoriuscita di produzione della Bis, comunque anch’essa prodotta negli stabilimenti di Bielsko Biala, da quel momento non vengono più importate le 126 in Italia; in Polonia vengono prodotte addirittura delle versioni cabriolet.

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Successivamente viene ripreso il progetto "vecchio", sostanzialmente la versione FSM, viene rivisitato negli interni e rivista leggermente la carrozzeria, ad un primo impatto sembra identica, invece scompare la riga bassa della nicchia che percorre tutta la carrozzeria, scompare ad esempio il buon caro deflettore, per lasciare posto al vetro intero e allo specchietto montato come sulle nostre Uno e Panda, con tanto di levetta interna per la regolazione, sempre della Uno è pure il bocchettone del serbatoio, non più del tipo sporgente, la lucciola, ora di forma rotonda è spostata più in basso; degna di nota è il cambiamento della linea alta di cintura, che originariamente, fino alle Bis, la linea partiva dal cofano anteriore, percorreva tutta la vettura e in prossimità della fine del vetro laterale posteriore, ne seguiva l'andamento verso l'alto, circa parallela al vetro stesso, invece ora, nella Maluch prosegue orizzontalmente parallela alla linea bassa di cintura, entrambe le quali subirono un lieve rigonfiamento presso la presa d'aria per il raffreddamento del motore.

Viene reintrodotto il bicilindrico 652 cc raffreddato ad aria e le ruote 135-12. Sotto alcuni aspetti la 126 Maluch ripercorre un ritorno al passato come era avvenuto per la sua antenata 500 R, in quel caso l'auto era stata semplificata, erano state tolte tutte le cromature e semplificati gli interni un po' come la serie di partenza, sulla 126, che ora adotta il marchio Fiat simbolizzato dalle 5 barre diagonali in formato ridotto, si nota di nuovo il motore raffreddato ad aria e la sparizione del portellone posteriore e il ritorno delle frecce bianche, proprio come la prima serie.

Alla selleria vengono aggiunti i poggiatesta, che sempre nella versione ELX, compaiono persino sulla panca posteriore, gli specchietti esterni sono ora regolabili dall'interno dell'abitacolo, pensate al solo fatto che la 126 ha debuttato senza specchietto, il codice della strada ha reso l'obbligo solo dal 1975.

Tutti questi aggiornamenti pongono in essere il fatto che l'auto è stata prodotta fino a novembre 2000, dopo ben 28 anni di produzione, che dimostrano la buona riuscita del progetto di partenza della Fiat 500 nata 43 anni prima, un'ottima impostazione di base che, con due carrozzerie diverse ha scritto una parte di storia dell'automobilismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Notevolmente modernizzata, nella strumentazione della versione ELX :

contagiri e termometro motore

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